Il sensore d’immagine può essere paragonato al piano di una scacchiera dove ad ogni quadratino corrisponde un elemento fotosensibile. Moltiplicando i quadratini disposti lungo la base per quelli disposti lungo l’altezza si ottiene il numero totale di elementi fotosensibili distribuiti sulla superficie del sensore, ossia la sua risoluzione. La risoluzione viene espressa in pixel e più è alto questo valore più sarà elevata la qualità delle immagini acquisite.
Per capire il concetto di risoluzione provate a disegnare un rettangolo di 10×5 cm e dividetelo in tanti quadratini (photosite), di 1 cm di lato, ciò che otterrete sarà una griglia con 10 quadratini di base e 5 di altezza, moltiplicando questi valori avrete 10×5=50 pixel questo valore rappresenta la risoluzione, ossia il numero di photosite presenti sul sensore. Provate adesso a dividere lo stesso rettangolo 10×5 cm in tanti quadratini di 0,5 cm di lato, ciò che otterrete sarà una griglia con 20 quadratini di base e 10 di altezza, moltiplicando questi valori avrete 20×10=200 pixel.
Come potete vedere la risoluzione è quadruplicata e la dimensione fisica del photosite si è dimezzata, ma che significa? I photosite si possono paragonare alle tessere che compongono un mosaico, guardando le immagini sottostanti risulta subito evidente la differenza di dettaglio tra il mosaico realizzato con le tessere grandi (minore risoluzione), e quello realizzato con le tessere piccole (risoluzione maggiore), quindi possiamo concludere dicendo che più è alta la risoluzione, tanto maggiore sarà il dettaglio e la qualità dell’immagine ottenuta.
Pixel (Picture Element)
L’unità di misura della risoluzione è il pixel (picture element), e rappresenta il più piccolo dettaglio dell’immagine che può essere catturato dal sensore. La differenza con il photosite consiste nel fatto che il photosite è un componente hardware mentre il pixel è un dato informatico contenente le informazioni relative alla posizione e al colore di ogni photosite. A prima vista la differenza tra un immagine ad alta risoluzione ed una in bassa potrebbe non risultare subito evidente, ma se provate a zoommare vi accorgerete che quella in bassa risoluzione comincerà a “sgranarsi” già dopo qualche “per” (il per indica il livello di zoom x1, x2, x3 ecc.), mentre quella in alta risoluzione potrà essere ingrandita senza perdita, anzi potrebbero emergere dei dettagli non visibili in precedenza.