Videosorveglianza IP
Nei sistemi di videosorveglianza IP le telecamere sono equipaggiate con una scheda ethernet divenendo a tutti gli effetti dei veri e propri apparati di rete capaci di comunicare sia in ambiente LAN (Local Area Network), che WAN (Wide Area Networ), attraverso l’utilizzo del protocollo TCP/IP.
Il segnale generato da una telecamera IP è uno streaming video digitale la cui larghezza di banda dipende dalla qualità dei fotogrammi acquisiti e dal frame rate con cui vengono inviati. Per ciò che riguarda la qualità dei fotogrammi, grazie alle telecamere IP è possibile raggiungere delle risoluzioni molto elevate, da 1,3 a 8 Megapixel. Il supporto utilizzato per la connessione della telecamera è il cavo UTP (Unshield Twisted Pair), Cat5e o superiori, lo stesso cavo viene utilizzato sia per l’invio/ricezione dei segnali (video, audio, dati), che per l’alimentazione dell’apparato stesso (PoE– Power over Ethernet).
In conclusione possiamo dire che tra i vantaggi offerti da un sistema di videosorveglianza IP abbiamo:
- Elevata risoluzione dei fotogrammi,
- Massima versatilità offerta dal protocollo TCP/IP,
- Possibilità di utilizzare un unico supporto per i segnali e per l’alimentazione.
Tra gli svantaggi, invece:
- Maggior costo delle apparecchiature,
- Distanza di connettività limitata, massimo 100m senza apparati attivi intermedi,
- Ritardo tra la scena riprodotta sul monitor e quella reale (il ritardo viene introdotto dal processo di compressione al quale deve essere sottoposto il segnale prima di essere inviato)
- Richiesta di un cablaggio appositamente realizzato.
Il punto 4 merita un po’ di approfondimento; L’infrastruttura di rete utilizzata dai sistemi di videosorveglianza IP è tale e quale a quella utilizzata per la connessione in rete di PC, stampanti ed altri apparati. Questa infrastruttura, comunemente detta rete LAN o rete dati, è diffusa a tal punto che viene quasi impossibile pensare ad un edificio che ne sia sprovvisto. In passato, per promuovere i sistemi di videosorveglianza IP si faceva leva proprio sulla diffusione capillare delle reti LAN, dicendo che ovunque fosse presente un’infrastruttura di rete sarebbe stato possibile installare un sistema di videosorveglianza IP. In realtà le cose non sono proprio così semplici; come dicevo poc’anzi il flusso di dati generato da una telecamera di rete occupa una certa larghezza di banda (Bitrate) che dipende dalla qualità del fotogramma e dal numero di fotogrammi (FPS) inviati al secondo, questo flusso di dati, sommato a quello generato dai vari client presenti sulla rete, potrebbe causare, sopratutto nelle reti di vecchia generazione 100 mbit/s, una situazione di owerflow ossia la produzione di un numero di dati in eccesso rispetto a quelli che la rete può processare, in questo caso la rete si “siede” ossia diventa lenta fino a compromettere il normale svolgimento del lavoro da parte degli operatori. Per questo motivo, anche in presenza di una infrastruttura di rete esistente, è sempre meglio realizzarne un’altra parallela, dedicata esclusivamente al sistema di videosorveglianza.