R.E.I.

Quando si parla di prevenzione incendi si fa spesso riferimento alla resistenza al fuoco. La resistenza al fuoco di una struttura dipende da tre parametri quali:

  • Stabilità R, ovvero la resistenza meccanica sotto l’azione del fuoco;
  • Tenuta E, ovvero la capacità di non lasciar passare fiamme, vapori o gas caldi;
  • Isolamento termico I, ovvero la riduzione della trasmissione del calore;

Quindi una struttura caratterizzata da un certo grado di resistenza al fuoco potrà essere classificata con la sigla R, RE, oppure REI, accompagnata da un numero che indica il tempo, in minuti,  di resistenza presunta.

Le strutture più comunemente utilizzate sono le porte, le finestre e le serrande tagliafuoco, vengono impiegate come protezioni passive che hanno lo scopo di ridurre la diffusione di fiamme o di fumo tra compartimenti, in modo da assicurare un’uscita sicura da un edificio/struttura.

Porte e finestre taglia fuoco

Una porta tagliafuoco (in inglese fire door), è una porta che, considerata la sua elevata resistenza al fuoco, ha la possibilità di isolare le fiamme in caso di incendio. Le porte tagliafuoco certificate sono testate per fronteggiare un fuoco per un periodo specifico di tempo, esistono porte tagliafuoco certificate per 30, 60, 90 e 120 minuti. La certificazione risulta valida solo se tutte le parti dell’installazione sono eseguite nel rispetto delle specifiche, per esempio il montaggio di un tipo sbagliato di vetri può ridurre fortemente il tempo di resistenza al fuoco della porta. 

Molte porte tagliafuoco sono disegnate per essere tenute chiuse tutto il tempo, altre invece, sono disegnate per essere aperte durante le normali circostanze e chiuse automaticamente durante un incendio. Qualunque metodo sia in uso, il movimento della porta non dovrebbe mai essere bloccato da un chiudiporta o altro ostacolo. Il sigillo a intumescenza e antifumo deve essere verificato di routine e allo stesso modo la chiusura e il bloccaggio della porta. 

Alcune porte tagliafuoco sono tenute aperte con un elettromagnete che può essere collegato ad un sistema di allarme antincendio. Se il sistema elettrico cade o se si attiva l’allarme antincendio, il blocco magnetico della porta viene disattivato e la porta si chiude automaticamente. Allo stesso modo blocchi alla porta a batteria o wireless possono essere usati legalmente e in sicurezza per lasciare la porta aperta.

Finestre antincendio

Le finestre antincendio devono rimanere intatte in condizioni di incendio e resistere all’impatto di getti fluidi.

Possono includere:

  • reti metalliche fuse nel vetro;
  • silicato di sodio liquido tra i due pannelli di vetro;
  • vetro ceramico;
  • vetro borosilicato;
  • Il vetro armato resiste tipicamente al fuoco, mentre il silicato di sodio liquido permette di isolare il trasferimento di calore attraverso l’azione endotermica di questa sostanza chimica.

Serrande tagliafuoco

La serranda tagliafuoco è un componente d’impianto atto ad impedire, in caso di incendio, la propagazione del fuoco attraverso una rete di ventilazione e condizionamento. Le normative ne richiedono l’installazione su tutte le aperture di un compartimento tagliafuoco quali canali, prese d’aria, ecc.. per mantenere costanti le capacità protettive “REI” (Resistenza Emissione Isolamento definiti nel 1961 dalla Circolare 91 del Ministero dell’Interno) della struttura muraria. La serranda tagliafuoco deve per legge essere in grado di resistere ad un incendio per un periodo di tempo determinato (da qui le diverse classificazioni REI delle serrande) e deve avere un meccanismo che ne garantisca la chiusura meccanica immediata.

Generalmente una serranda tagliafuoco è costituita da:

  • cassa in acciaio zincato o in silicato di calcio;
  • pala con asse di rotazione orizzontale realizzata in cartongesso o silicato di calcio;
  • meccanismo di chiusura automatica della pala;
  • microinterruttori per lettura posizione remota della posizione della pala.