Allarme via radio o allarme via filo?
Il consiglio che posso dare agli utenti che si trovano a dover scegliere un sistema di sicurezza è quello di lasciare il via radio come ultima spiaggia. Con un semplice controllo visivo delle scatole di derivazione dei vari impianti potreste capire, già da voi, se vi è la possibilità di realizzare un impianto via filo, anche in assenza di predisposizione. I cavi d’allarme di ultima generazione sono molto sottili ed hanno un grado di isolamento che li rende adeguati a poter condividere le stesse canaline utilizzate da altri impianti, ad esempio, si potrebbero utilizzare i punti luce a soffitto per l’installazione dei volumetrici e, ove presenti, le canaline per la motorizzazione delle tapparelle per realizzare l’impianto perimetrale. Naturalmente il costo iniziale dell’impianto potrebbe essere un po’ più elevato, per via della manodopera necessaria, ma tale costo verrebbe ammortizzato negli anni con i soldi risparmiati sul costo delle batterie e sulla manodopera necessaria a sostituirle. Se non si riesce a raggiungere tutti i punti critici della casa con dei fili si può sempre optare per un sistema ibrido, questi sistemi supportano sia sensori radio che sensori filari, il vantaggio di un sistema ibrido è che anche in caso di attacco a mezzo accecamento delle frequenze il sistema non verrebbe neutralizzato del tutto ma potrebbe comunque fare affidamento alla parte di impianto cablata. Se proprio non si riesce a passare nessun cavo allora dovrete optare per un sistema d’allarme wireless, anche in questo caso però bisogna fare delle scelte oculate soprattutto per ciò che riguarda il produttore della centralina. E’ molto importante acquistare prodotti fabbricati da aziende leader nel settore, infatti, se è vero che un sensore filare va bene per qualsiasi centrale e viceversa, lo stesso non si può dire per i sensori radio poiché utilizzano dei protocolli di trasmissione proprietari e non sono intercambiabili. Il rischio di acquistare, magari allettati dal prezzo, prodotti in fascia bassa è che se tra qualche anno vi si rompe un sensore potreste non trovarlo più sul mercato e dovreste cambiare l’intero sistema. Le case note, che preferisco non citare, garantiscono la continuità del prodotto o, al massimo, la retrocompatibilità con i prodotti precedentemente immessi sul mercato. Altro aspetto da valutare è quello della manutenzione, infatti acquistando un prodotto in fascia alta potrete contare su un numero più elevato di installatori e manutentori, preservando così l’investimento fatto.